‘+ Ignazio Sanna*
Tutti siamo invitati a educare la nostra fede, per non ridurla a ritualismi abituali e formalismi religiosi. Siamo invitati a “custodire mediante lo Spirito Santo che abita in noi, il bene prezioso che ci è stato affidato” (2Tm 1, 14). Secondo Francesco, la trasmissione di questo bene prezioso «si può fare soltanto “in dialetto”, nel dialetto della famiglia, nel dialetto di papà e mamma, di nonno e nonna. Poi verranno i catechisti a sviluppare questa prima trasmissione, con idee, con spiegazioni». Chi, dunque, nella Chiesa, si dedica in modo particolare all’educazione e alla custodia della fede è il catechista. «La catechesi è un pilastro per l’educazione della fede, e deve educare la fede, non solo presentarla», ha ribadito Papa Francesco nel suo discorso ai catechisti, nel congresso internazionale nel quale li ha ringraziati per il loro «servizio alla Chiesa e nella Chiesa». «Anche se a volte il servizio può essere difficile – ha proseguito il Papa – si lavora tanto, ci si impegna e non si vedono i risultati voluti, educare nella fede è bello! È forse la migliore eredità che noi possiamo dare: la fede! Educare nella fede, perché lei cresca. Aiutare i bambini, i ragazzi, i giovani, gli adulti a conoscere e ad amare sempre di più il Signore è una delle avventure educative più belle, si costruisce la Chiesa! Però – precisa papa Bergoglio – bisogna “essere” catechisti, non lavorare da catechisti! Catechista è una vocazione. Essere catechista significa dare testimonianza della fede; essere coerente nella propria vita».
I catechisti delle Diocesi sarde si ritroveranno ad Oristano, il 25 febbraio 2018, per il convegno regionale promosso e organizzato dall’Ufficio Catechistico Regionale. Il tema Catechisti in Sardegna: il coraggio del primo annuncio intende aiutare le comunità cristiane dell’isola a prendere sempre più consapevolezza della necessità di un rinnovato “primo annuncio” della fede anche a partire dai percorsi di iniziazione cristiana abitualmente strutturati nelle parrocchie. Infatti il convegno si aprirà con la lectio divina sul brano della tempesta sedata ad indicare la fiducia riposta nel Signore anche nelle faticose ed innovative sfide che l’annuncio e la catechesi sono chiamate oggigiorno ad affrontare. Buona parte della mattina sarà affidata al dottor Luca Diotallevi nella restituzione in chiave pastorale e propositiva dell’indagine commissionata dalla Conferenza episcopale sarda su Attori, strutture e culture della catechesi nelle diocesi della Sardegna. La prima parte del pomeriggio sarà dedicata ai laboratori di confronto sui diversi ambiti dell’iniziazione cristiana 7-14 anni: famiglia e catechesi, comunicazione nella catechesi, prassi catechistiche in ambito associativo, catechesi e liturgia, catechesi pre-battesimale, catechesi con le persone disabili, catechesi e IRC, arte e catechesi, catechesi e Bibbia, Ispirazione catecumenale nella catechesi, catechesi e carità, catechesi e preadolescenza. La giornata si conclude con la celebrazione eucaristica nella Cattedrale di Oristano alle ore 17.
* Arcivescovo di Oristano
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