Il nuovo assetto degli Istituti Superiori di Scienze Religiose in Sardegna, la prossima Assemblea nazione delle Settimane Sociali dei Cattolici italiani che si terrà a Cagliari dal 26 al 29 Ottobre 2017, e alcune nomine, sono alcuni fra i principali argomenti affrontati dalla Conferenza Episcopale Sarda, riunita in seduta ordinaria sotto la presidenza di Monsignor Miglio lo scorso 13 dicembre a Oristano.
Per meglio qualificare sotto il profilo didattico e scientifico gli Istituti Superiori di Scienze Religiose, affiliati a una Facoltà Teologica, veri Istituti universitari abilitati a rilasciare i titoli accademici di Laurea triennale e Laurea Magistrale quinquennale in Scienze Religiose, la Santa Sede ne ha dimezzato il numero, proponendone gli accorpamenti. In Sardegna la Conferenza Episcopale ha lasciato quello di Cagliari per il Sud dell’Isola e ha accorpato quelli di Sassari e Tempio per il Nord Sardegna. Tutti e tre erano già abilitati da tempo a rilasciare i titoli accademici su detti. Dal prossimo anno accademico Sassari e Tempio, però, formeranno un unico Istituto, con due poli didattici nelle rispettive sedi, un unico statuto, unica programmazione e unico corpo docente. Con una particolarità: conserverà titolo e caratterizzazione che ha avuto quello di Tempio fin dalla sua costituzione: Istituto Superiore di Scienze Religiose “Euromediterraneo”. Questo, infatti, rimanda all’interdisciplinarità dello Studio della Teologia, aperto al dialogo interculturale e interreligioso, con uno sguardo speciale alla legislazione europea e alle dinamiche socio-culturali da essa innestate. Significativo è il progetto sperimentale “LabEuroMed” 2015-2020, che consente all’Istituto di operare sul territorio in qualità di Antenna per la mobilità educativa transnazionale dei giovani, nell’ambito delle opportunità offerte dai programmi europei in diversi settori, quali la mobilità, la cultura, la formazione, il lavoro, il volontariato. Sono in essere dei protocolli d’intesa con l’Università di Sassari e con quella di Perugia. Questa riconosce il titolo accademico dell’Euromediterraneo e ammette direttamente chi ne sia in possesso al biennio di specializzazione in “cooperazione allo sviluppo”. Si tratta, come si vede, di un significativo valore aggiunto nel tessuto socio-culturale dei due territori, di sicuro impatto e prospettiva di sviluppo.
Altro appuntamento importante per la Sardegna sarà l’Assemblea nazionale delle Settimane sociali, che vedrà circa 1500 delegati provenienti da tutte le Diocesi Italiane per riflettere su “Il lavoro che vogliamo: libero, creativo, partecipativo e solidale”. Le Chiese sarde intendono arrivare all’appuntamento con un articolato percorso di studio e di approfondimento, attraverso sei seminari tematici nei diversi territori dell’Isola. Si è cominciato qualche settimana fa a Cagliari, su “lavoro e nuove tecnologie”. Seguiranno Oristano, su “giovani e lavoro, agricoltura”, Iglesias, su “percorsi di riconversione industriale e compatibilità ambientale”, Nuoro su “Politiche forestali e ambientali”, Sassari su “Politiche scientifiche e cooperazione sanitaria” e, infine, nel prossimo mese di maggio, Olbia, su “Turismo e beni culturali”. Tale percorso si concluderà con un dossier regionale da presentare all’Assemblea generale che denunci le fragilità, racconti esperienze e situazioni virtuose e offra proposte concrete per il futuro.
La Conferenza ha proceduto alle seguenti nomine.
Per il Tribunale Ecclesiastico Regionale Sardo: il dott. Antonio Vavenotti è stato nominato Giudice per un anno, l’Avv. Alessandro Camedda è stato prorogato per un anno come patrono stabile. Sono anche stati nominati per un anno come difensori del vincolo don Alessandro Madeddu, le dott.sse Rita Basta e Chiara Verdoliva.
Infine, don Vincenzo Salis è stato nominato incaricato Regionale per la Cooperazione missionaria e don Roberto Lai per la Pastorale dei Migranti.
+ Sebastiano Sanguinetti, segretario