Venite in disparte e riposatevi un po’
Sembra un invito fuori luogo in una società come la nostra che pare conosca solo la frenesia della corsa, lo sforzo di raggiungere tutto e subito, il vociare continuo della musica , dei telefonini, della tv, delle strade dove tutto spinge o provoca agli acquisti di grido e di ultima generazione. Eppure questo invito ha varcato i secoli «Venite in disparte e riposatevi un po’»(Mc 6,31) è attuale, è rivolto a ciascuno di noi, è uscito dalla bocca o meglio dal cuore di Colui che conoscendo profondamente l’uomo, lo vuole appagare e saziare. L’ha detto il Signore Gesù ai suoi discepoli quando li vide tornare stanchi e sudati dall’aver percorso le strade della Palestina e lo ripete anche a noi che camminiamo sulle strade spesso complicate della vita di oggi.
All’Angelus di Domenica 23 agosto, papa Francesco ha interpretato e spiegato in maniera semplice e intuitiva ciò che tutti noi cerchiamo ed ha suggerito cosa fare.
Pietro fa la sua confessione di fede a nome degli altri Apostoli: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna». Non dice “dove andremo?”, ma “da chi andremo?”. Il problema di fondo non è andare e abbandonare l’opera intrapresa, ma è da chi andare. Da quell’interrogativo di Pietro, noi comprendiamo che la fedeltà a Dio è questione di fedeltà a una persona, con la quale ci si lega per camminare insieme sulla stessa strada. E questa persona è Gesù. Tutto quello che abbiamo nel mondo non sazia la nostra fame d’infinito. Abbiamo bisogno di Gesù, di stare con Lui, di nutrirci alla sua mensa, alle sue parole di vita eterna! Credere in Gesù significa fare di Lui il centro, il senso della nostra vita. Cristo non è un elemento accessorio: è il “pane vivo”, il nutrimento indispensabile. Legarsi a Lui, in un vero rapporto di fede e di amore, non significa essere incatenati, ma profondamente liberi, sempre in cammino. Ognuno di noi può chiedersi: chi è Gesù per me? È un nome, un’idea, soltanto un personaggio storico? O è veramente quella persona che mi ama che ha dato la sua vita per me e cammina con me? Per te chi è Gesù? Stai con Gesù? Cerchi di conoscerlo nella sua parola? Leggi il Vangelo, tutti i giorni un passo di Vangelo per conoscere Gesù? Porti il piccolo Vangelo in tasca, nella borsa, per leggerlo, ovunque? Perché più stiamo con Lui più cresce il desiderio di rimanere con Lui. Adesso vi chiedo cortesemente, facciamo un attimo di silenzio e ognuno di noi in silenzio, nel suo cuore, si faccia la domanda: «Chi è Gesù per me?». In silenzio, ognuno risponda nel suo cuore”.
Queste parole del Santo Padre interpretano il senso dello stare con Gesù, così come si cerca di fare nella Chiesa di Santa Croce, dove ormai da cinquant’anni l’Adorazione Eucaristica Diocesana vorrebbe offrire una sosta di spiritualità, di preghiera, di silenzio e anche di comune intercessione per la Chiesa intera, perché l’anelito all’unità dei credenti, implorata e voluta dal Signore Gesù nella notte in cui fu tradito, prosegua e maturi nel cuore e nella mente dei credenti in Lui. E questa unità che non può essere solo un’idea, ma che deve trasformarsi in preghiera e in azioni concrete, si diffonda creando la convinzione che l’unità è possibile e si realizza a cerchi allargati nelle famiglie, nelle associazioni, nelle parrocchie, nella diocesi.
Alla necessità di stare con il Signore dedica una spiegazione convincente anche il nostro Vescovo Mosè nelle Linee pastorali che propone per gli anni 2014/2018, anzi pone questo atteggiamento personale come fondamento: «In questo venite in disparte si ha un segno della sollecitudine con cui Gesù usava trattare i suoi discepoli in luoghi silenziosi…occasione per quelli conversazioni confidenziali, nelle quali Gesù era solito introdurre i discepoli ad una più approfondita conoscenza dei misteri del regno…Il nostro “fare” , il nostro “essere per gli altri” dipende dal nostro essere in comunione intima con Lui…ci sentiamo discepoli di Cristo, non possiamo disattendere la formazione che il Signore Gesù ci propone: “Venite in disparte”! Come Gesù non dobbiamo preoccuparci solo del contenuto, delle modalità della predicazione, di come articolare una nuova evangelizzazione, ma anzitutto vivere personalmente il riposo in luogo solitario, la nostra intimità con lui». Con Gesù.
Con queste riflessioni e sollecitazioni invitiamo all’Adorazione di Santa Croce. Tutti sono invitati, a venire, a visitare, a sostare, ad adorare silenziosamente, a pregare, anche per breve tempo, per esprimere al Signore Gesù lode, riconoscenza, gioia per la Sua Presenza in mezzo a noi, e per rendere grazie alla Sua fedeltà e alla Sua misericordia e presentare umilmente le urgenze del nostro mondo tanto travagliato, le necessità della nostra Città, della Chiesa, della Diocesi, delle Comunità parrocchiali. Sono particolarmente invitati, oltre ai singoli, le Famiglie, i Giovani, i Gruppi, i Movimenti, le Associazioni Ecclesiali per rendere lode al Signore come Popolo di Dio.
Le Suore Figlie della Chiesa
Via Sulis, 2 Nuoro – Santa Croce