Nella ricerca del bene delle anime, la sollecitudine pastorale mi pone nella necessità di intervenire nella provvista di una guida pastorale e spirituale in alcune comunità parrocchiali. Ora:
– Seguendo le indicazioni che la Diocesi si è data, attraverso il Progetto Pastorale, per gli anni 2014- 2018, che proponeva “come obiettivo pastorale per questi prossimi anni a rendere le nostre parrocchie, le nostre foranie e la nostra Diocesi, una grande famiglia dove ogni parrocchia pone in comune i propri carismi e si impreziosisce di quanto gli altri apportano”, (cfr. Le Sfide Esistono per Essere Superate, pag.84-85);
– Ascoltando le suggestioni pervenute dai Consigli Pastorali Parrocchiali della Vicaria di Nuoro nell’Incontro Vicariale del Convegno Ecclesiale Pastorale del 9 ottobre 2016 che auspicava di superare le “difficoltà di condivisione pastorale presenti anche tra le diverse parrocchie della città, che spesso soffrono di campanilismo” (cfr. Sintesi lavori vicaria di Nuoro del Convegno Pastorale del 9-10-2016);
– Dopo una attenta riflessione, in fase di verifica della Visita Pastorale in Città, con i parroci urbani, il 27 giugno e il 18 luglio c.a. , e ancora i parroci con i rappresentanti dei Consigli Pastorali Parrocchiali, il 10 luglio scorso, sulla opportunità di favorire una maggior collaborazione tra le parrocchie cittadine:
– Considerando la positiva esperienza pastorale unitaria maturata sotto la cura pastorale di un unico parroco di due comunità parrocchiali, come avviene già in diverse comunità extra cittadine della nostra Chiesa locale, che le porta a condividere un unico progetto e piano pastorale, pur conservando ciascuna la propria identità parrocchiale:
Considerate inoltre alcune esperienze positive di iniziale collaborazione e scambio, nel campo del servizio alla catechesi, alla pastorale giovanile e alla carità, maturate tra i Consigli Pastorali di alcune parrocchie cittadine, che tuttora conservano la loro efficacia e di cui se ne auspica un ulteriore potenziamento, in vista di una sempre maggiore condivisione pastorale delle stesse comunità:
nella città di Nuoro, ad experimentum, dispongo i seguenti provvedimenti:
-1- Tenendo presente che nelle parrocchie di Santa Maria della Neve e di N.S. del Rosario, comunità storiche con sentite tradizioni religiose simili, dove ancora è forte il senso di appartenenza, attribuisce la Parrocchia della Cattedrale, di Santa Maria della Neve, e la parrocchia di N.S. del Rosario ad un unico parroco (cfr. can. 526§1 cjc) e affida la cura pastorale di entrambe al Rev. Sac. Don Giovanni Maria Chessa e delega per la pastorale ordinaria della Chiesa parrocchiale di N.S. del Rosario il Rev. Sac. Don Giovannino Puggioni;
-2- Riconoscendo poi che le due comunità della Parrocchia di San Paolo e della parrocchia della Beata Gabriella Sagheddu hanno già sperimentato positivamente, per spinta dei due rispettivi Consigli Pastorali, quanto impreziosisce ambedue l’unione dei carismi di ciascuna, affida la parrocchia di San Paolo Apostolo al Rev. Sac. Don Riccardo Fenudi e la parrocchia della Beata Maria Gabriella Sagheddu al Rev. Sac. Don Pietro Borrotzu, invita caldamente le due comunità a potenziare quanto già sperimentato e incoraggia fortemente la collaborazione dei due Consigli Pastorali Parrocchiali, specialmente nella programmazione di un cammino pastorale sempre più unitario e nella verifica.
-3- Occorre prendere atto però che questo può essere solo strumentale al fine di un autentico cammino unitario. È necessario invece che tutti si impegnino a fare dei cammini esperienziali unitari, formativi, catechistici, liturgici e caritativi che portino gradualmente le varie comunità parrocchiali a sentirsi sempre più “uno”, giungendo a gustare l’essere una unica chiesa cittadina fra loro.
Pertanto dispone, sempre ad experimentum, che anche le altre parrocchie non coinvolte da avvicendamenti dei sacerdoti, collaborino insieme secondo i seguenti abbinamenti:
Parrocchia San Giuseppe e la Parrocchia di San Giovanni Battista
Parrocchia San Francesco e la Parrocchia San Domenico Savio
Parrocchia Sacro Cuore e la Parrocchia N. S. delle Grazie.
A tutti i cinque raggruppamenti di parrocchie si suggerisce, alla luce del Progetto Pastorale diocesano, l’elaborazione di un cronoprogramma finalizzato al conseguimento del raggiungimento degli obiettivi diocesani, da cui si evinca almeno:
- Una programmazione comune annuale, realizzata dai due Consigli pastorali uniti, concernente l’ambito della evangelizzazione:
– Formazione (dottrinale e metodologica) del gruppo dei catechisti ai tre sacramenti dell’iniziazione cristiana (Battesimo, cresima ed Eucaristia),
– Formazione (dottrinale e metodologica) di una équipe (sacerdoti e laici) per la preparazione al Matrimonio, secondo i percorsi proposti dalla diocesi. - Un percorso annuale liturgico che
– Valorizzi particolarmente i tempi forti con iniziative comuni alle due comunità;
– Veda tutte le comunità parrocchiali unite nel celebrare tre momenti comunitari liturgici: Apertura Ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani; Corpus Domini; N. S. della Neve, patrona della Città e della Diocesi: - Un’attenzione concreta alle necessità del territorio
– che si esprima attraverso l’apertura di un centro d’ascolto, per gruppo di parrocchie, gestito da persone sensibili ed esperte delle due comunità;
– creando disponibilità al servizio nelle strutture caritative operanti in città.
Una verifica annuale condivisa, da parte di tutte le dieci comunità parrocchiali, sui cammini unitari individuati e percorsi.
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Infine ho provveduto alle seguenti nomine:
1. Il Rev. Sac. Don Antonello Corrias, Parroco di Budoni e Brunella
2. Il Rev. Sac. Don Salvatore Goddi, Parroco di Orgosolo
3. Il Rev. Sac. Don Totoni Cosseddu, parroco di Lula e Onani e Cappellano di Mamone
4. Il Rev. Sac. Don Mario Mula, Parroco di Orani
5. Il Rev. Sac. Don Totoni Cossu, parroco di Bitti e Gorofai.
+ Mosè Marcia