Con uno straordinario concerto dedicato alla solennità dei Re Magi, si è aperto venerdì 6 gennaio, il ciclo degli eventi per la celebrazione della memoria del padre gesuita Giovanni Giuseppe Coco (Tolu), di cui, quest’anno ricorre il terzo centenario dalla morte. Il prelato, nato a Posada il 21 novembre del 1643, dopo aver compiuto i primi studi a Siviglia, dove venne ordinato sacerdote, realizzò il suo desiderio di trasferirsi in Bolivia, a svolgere l’attività missionaria fra le popolazioni indigene, perpetuando, in tal modo, l’attività già avviata da suo zio, Padre Bernardino Tolo, da cui prese poi il cognome, primo dei gesuiti sardi alla missione in Paraguay. Dopo un’intensa vita, occupata in vari ed importanti incarichi pastorali in Sud America, morì colpito dalla peste il 10 maggio 1717 a San Rafael in Bolivia. Nel corso della manifestazione canora del giorno dell’Epifania, presentata da Francesco Spanu, e che ha visto la partecipazione della Polifonica “Tiscali” di Dorgali, di Su Tenore “Marco Meloni” di Sas Murtas, del Gruppo Minifolk “Feronia” di Posada, dell’Associazione Culturale “Murales” di Orgosolo, di “Su Cunsonu” de Thiesi, si è tenuta l’esibizione del coro della Confraternita del Rosario di Posada, che ha assunto il nuovo nome di Cuncordu ”Padre G. Giuseppe Coco”. A questo illustre personaggio posadino, riscoperto e rivalutato grazie agli studi condotti dall’attuale parroco don Stefano Paba, verranno dedicati una serie di eventi nei prossimi mesi.
N. F.
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