Una riflessione sull’ergastolo ostativo dopo la decisione del nuovo governo Meloni apre il nuovo numero del settimanale diocesano. In primo piano c’è la crisi al Comune di Nuoro dopo la nascita di un intergruppo in consiglio con due consigliere di opposizione insime ad esponenti della maggioranza e la successiva decisione da parte del sindaco Soddu di togliere le deleghe all’assessora Angheleddu.
Si è ufficialmente aperta la campagna abbonamenti al settimanale con l’annuale riunione di delegati e delgate insieme alla redazione e alla presenza del Vescovo che ha ancora incoraggiato i presenti a proseguire con rinnovato impegno nel compito di portare a tutti la voce della Chiesa e della sua gente.
Ampia la sezione culturale, il paese portatile di Natalino Piras si arricchisce della figura di Ciriaco Antonio Tola, gli studenti del Liceo Classico riflettono sulla devozione verso gli dei e verso il prossimo a partire dal un passo di Cicerone, Claudio Lasperanza completa il suo approfondimento su Arte e comunità dedicato a Maria Lai, Ulassai e “Legarsi alla montagna”. Lucia Becchere ricorda la figura di Benvenuto Lobina.
Per la vita ecclesiale in primo piano la prossima festa delle Grazie al culmine della quale la chiesa di Nuoro adempirà il voto per la fine della pandemia, don Giovannino Puggioni ricorda come è nato quel gesto nel 2020 e cosa significhi oggi per il popolo di Dio. L’Ac nuorese racconta l’incontro con Papa Francesco a Roma durante il convegno nazionale dei reponsabili parrocchiali e diocesani.
Dai paesi la voce dei sindaci, nelle parole del primo cittadino di Gavoi Salvatore Lai, circa la situazione in cui versa la sanità in provincia. Ancora, da Oliena, il ricordo del rettore Giovanni Angelo Salis, colui che fece arrivare i Gesuiti in paese nel Seicento.
I commenti e le rubriche completano il numero da oggi in edicola, in edizione digitale, e da domani in distribuzione agli abbonati.