L’Ortobene è tutto nuovo, nuova la grafica, l’impaginazione, nuovi i colori ma stessa missione: essere voce della comunità diocesana.
Il focus di questa settimana è dedicato alla crisi demografica e allo spopolamento, con i casi di Bitti e Ollolai nella voce dei due sindaci. In primo piano anche la decisione dei Frati Minori di abbandonare il Convento di Fonni mentre una riflessione della Caritas diocesana è dedicata alla scuola e al mondo della disabilità.
Nelle pagine della vita ecclesiale le prime immagini e le cronache dedicate agli ingressi dei nuovi parroci: don Antonio Sedda alla parrocchia di San Francesco, Nuoro, don Antonello Tuvone a Siniscola, alle Grazie padre Giuseppe Magliani ha invece salutato la comunità che lascia dopo 14 anni.
Dai paesi spazio alla festa di Nostra Signora di Donare, con la celebrazione presieduta dal Vescovo.
Nella pagina della cultura la storia di Orotelli che si interseca con quella dei suoi campi di grano, infine una intervista alla giovane docente di Nuoro Maria Laura Mura dopo la vittoria del concorso letterario “La Quara”.
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- Il Vescovo presenta la nuova veste del giornale
Continuità uguale rinnovamento
L’Ortobene cambia veste grafica. Lo fa nella continuità che, come sempre, passa dal rinnovamento. Continuità con la sua storia prima di tutto, che abbraccia oltre novant’anni della nostra Diocesi, con riflessi regionali e perfino nazionali; rinnovamento, perché il contenitore va sempre adeguato ai contenuti, affinché quest’ultimi appaiano sempre più chiari e comprensibili. Dopo varie riflessioni, avviate già a fine 2019, inizia quindi una nuova tappa di questo nostro settimanale, accelerata anche dalla richiesta di scelte comunicative adatte al nostro tempo, come quelle di un rapporto nuovo tra la carta e il digitale.
L’impegno è di essere sempre competitivi a livello di contenuti, con una grafica più accattivante e con una proposta ai lettori sempre più ricca e varia, oltre che creativa. Un settimanale che si misuri non tanto con il getto continuo di notizie, alla cui comunicazione sono sufficienti i social, ma proponga – anche a livello ecclesiale – analisi, approfondimenti, storie e interviste, oltre che commenti, che parlino dell’esistenza concreta della gente, comprese quelle domande sulla vita e sulla fede che chiedono ascolto e risposte.
Saranno i nostri lettori a valutare, tenendo conto che una fase di transizione sarà necessaria per tutti, a iniziare dalla stessa redazione, impegnata tra l’altro a un ambientamento in nuovi spazi, in vista della sistemazione di radio Barbagia nella stessa struttura.
Ancora buon lavoro al direttore e a tutti i collaboratori, con sincera gratitudine per il loro impegno. Grazie anche alla sapienza grafica di Aurelio Candido, che ha curato il nuovo progetto editoriale e alla storica Tipografia Su Craminu, che ha rinnovato per l’occasione le proprie macchine per la stampa.
+ Antonello Mura
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