Il secondo numero dell’anno si apre dando ampio spazio alla protesta degli studenti dell’Università di Nuoro, la situazione venutasi a creare dopo la nomina (e la successiva rinuncia) del commissario ha lasciato nella totale incertezza sul prosieguo dei corsi: loro chiedono solo di poter studiare.
L’attualità rimanda ancora al Covid dopo lo screening della popolazione studentesca dell’Isola con i dati dei paesi della Provincia e della città.
Il focus della settimana è dedicato alle nostre “case della cultura”: dopo il caso di Mamoiada con la rinuncia della cooperativa Viseras di partecipare al bando per la gestione dei musei comunali parla il sindaco Luciano Barone spiegando la ratio del capitolato predisposto dall’amministrazione. La coop Istelai che gestisce il sistema museale di Bitti, con il suo presidente Francesco Colori, e la presidente della Fondazione Nivola che gestisce l’omonimo museo di Orani illustrano la loro attività come pure la Pro Loco di Galtellì che cura la casa museo Marras.
Nella sezione culturale Natalino Piras riabilita la mitica figura del bandito Gusai mentre Bachisio Porru rende omaggio al maestro di scuola elementare Angelo Mureddu che a Gavoi ha animato il tempo pieno.
Da Nuoro e da Orgosolo il ricordo di due figure, quella di Massimo Strozzi e quella di Peppe Mesina recentemente scomparsi.
Nelle pagine della vita ecclesiale oltre al ricordo del Vescovo Luigi Negri si dà conto dell’ordinazione episcopale di don Francesco Antonio Soddu, accolto dalla diocesi di Terni.
Rubriche e commenti completano il numero in edicola e da domani in distribuzione agi abbonati.
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