È il Giubileo della Misericordia
In diocesi solenne inaugurazione il 13 dicembre, terza domenica d’Avvento
di Giuseppe Mattana
Sabato 11 aprile 2015 nella Basilica di San Pietro in Vaticano, in occasione dei Primi Vespri della Domenica della Divina Misericordia, il Santo Padre Francesco ha reso pubblica la Bolla d’Indizione del Giubileo Straordinario della Misericordia. La Misericordiae Vultus, questo è il titolo della Bolla, presenta il grande dono della misericordia e il modo per viverla e celebrarla. «Abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia. È fonte di gioia, di serenità e di pace. È condizione della nostra salvezza. Misericordia: è la parola che rivela il mistero della Santissima Trinità. Misericordia: è l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro» (MV 2). Normalmente il Giubileo si celebra ogni venticinque anni, ma in determinate circostanze i Sommi Pontefici hanno indetto Giubilei straordinari per ricordare avvenimenti particolari, come l’anniversario della Passione, morte e risurrezione di Gesù nel 1933 da parte di Pio XI. Nel 1983 Giovanni Paolo II ha indetto il Giubileo Straordinario della Redenzione. Quello della Misericordia di Papa Francesco non ricorda nessun avvenimento particolare, vuole solo celebrare l’amore di Dio per l’umanità.
L’Anno Giubilare ha come data di inizio l’otto dicembre con l’apertura della Porta Santa della Misericordia nella Basilica di San Pietro da parte del Papa e il 13 dicembre nelle varie Chiese particolari. «Ho scelto la data dell’8 dicembre perché è carica di significato per la storia recente della Chiesa. Aprirò infatti la Porta Santa nel cinquantesimo anniversario della conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II. La Chiesa sente il bisogno di mantenere vivo quell’evento. Per lei iniziava un nuovo percorso della sua storia. I Padri radunati nel Concilio avevano percepito forte, come un vero soffio dello Spirito, l’esigenza di parlare di Dio agli uomini del loro tempo in un modo più comprensibile» (MV 4). L’Anno giubilare si concluderà nella solennità liturgica di Gesù Cristo Signore e Re dell’universo, il 20 novembre 2016.
Il Giubileo è l’occasione per riscoprire l’infinita misericordia di Dio nei nostri confronti, misericordia che si è manifestata concretamente nel volto di Gesù Cristo, vivo e presente nella celebrazione dei sacramenti e in modo particolare nell’Eucaristia. In questo senso, «la Chiesa ha la missione di annunciare la misericordia di Dio, cuore pulsante del Vangelo, che per mezzo suo deve raggiungere il cuore e la mente di ogni persona. La Sposa di Cristo fa suo il comportamento del Figlio di Dio che a tutti va incontro senza escludere nessuno. Nel nostro tempo, in cui la Chiesa è impegnata nella nuova evangelizzazione, il tema della misericordia esige di essere riproposto con nuovo entusiasmo e con una rinnovata azione pastorale» (MV 12). «Vogliamo vivere questo Anno Giubilare alla luce della parola del Signore: Misericordiosi come il Padre. L’evangelista riporta l’insegnamento di Gesù che dice: ”Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso” (Lc 6,36). È un programma di vita tanto impegnativo quanto ricco di gioia e di pace» (MV 13).
Anche nella nostra Chiesa di Nuoro il Giubileo avrà inizio il 13 dicembre, terza domenica di Avvento, con l’apertura della Porta della Misericordia che sarà quella della Cattedrale. Il Vescovo con i sacerdoti, i diaconi e i fedeli si daranno appuntamento nella Chiesa di Nostra Signora delle Grazie, luogo particolarmente significativo per la Città e la Diocesi. Dopo il saluto del Vescovo verrà proclamato un brano del Vangelo e la parte iniziale della bolla di indizione Misericordiae Vultus. Subito dopo avrà luogo la processione verso la Cattedrale che richiama il significato del pellegrinaggio «segno peculiare dell’Anno Santo, icona del cammino che ogni persona compie nella sua esistenza» (MV 14). Nella processione avrà grande rilievo il Libro dei Vangeli, segno di Cristo che cammina innanzi al suo popolo. L’ingresso nella Cattedrale avverrà dalla porta principale, aperta dal Vescovo che, sostando con tutto il popolo, farà l’ostensione solenne del Libro dei Vangeli. Parola di misericordia, prima verso l’esterno, poi verso l’interno della Cattedrale. La celebrazione proseguirà con la memoria del Battesimo, porta di ingresso nella comunità della Chiesa, e con la celebrazione dell’Eucaristia.
Inizia così un cammino in cui la Misericordia sarà al centro di ogni azione e di ogni celebrazione.
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