La comunità ecclesiale di Nuoro, in sintonia con tutta la Chiesa diocesana è particolarmente vicina con affetto e nella preghiera – in queste ore interminabili – alle persone che hanno contratto il coronavirus, oltre a quelle che con competenza e solidarietà cercano di alleviare e gestire le conseguenze di questa epidemia che sta sconvolgendo abitudini e metodi della vita quotidiana di tutti gli italiani. Anche il nostro ospedale, con tutti gli operatori, sta soffrendo terribilmente la situazione, la quale sta richiedendo costantemente la revisione delle scelte e delle precauzioni con lo scopo di bloccare la diffusione del virus.
La nostra città attinge dal suo patrimonio di fede, anche in questo triste momento, la memoria della liberazione della peste nel 1812, conquistata con l’invocazione e il voto alla Madonna delle Grazie. Memori di quel momento, solennemente ricordato ogni anno, il Vescovo con il Capitolo della Cattedrale e il Collegio dei Parroci – in unità con tutta la Diocesi – rinnova la sua invocazione alla Vergine Maria fino al termine dell’emergenza, proponendo dalla Cattedrale alcuni significativi momenti spirituali che pur vissuti nelle proprie case non ne diminuiscono la forza e l’intensità:
- la recita del Santo Rosario ogni sera, alle ore 19.15, ripreso da Radio Barbagia e accompagnato dal suono delle campane delle parrocchie della città;
- la recita della novena in onore della Madonna delle Grazie, dal 16 al 25 marzo (Solennità dell’Annunciazione), sempre alla stessa ora;
- la Santa Messa, presieduta dal vescovo Antonello, in tutte le domeniche di questo tempo di emergenza, ripresa da Tele Sardegna alle ore 10.00, con repliche alle ore 15.00 e alle ore 18.30.
In comunione inoltre con tutte le diocesi dell’Italia, il 19 marzo alle ore 21.00, Solennità di San Giuseppe, custode della famiglia, la recita del Rosario (Misteri della luce). Nell’occasione si propone di esporre un piccolo drappo bianco o una candela accesa alle finestre delle case.