Il giornale fatto in casa per parlare di casa nostra

Essere ancora “voce di chi non ha voce”

Parte la Campagna abbonamenti del settimanale diocesano

In un clima familiare, alla presenza del vescovo Mosè Marcia e del direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi don Francesco Mariani, si è tenuto lo scorso primo dicembre l’annuale incontro delle delegate stampa con i dipendenti e collaboratori del settimanale diocesano. L’appuntamento si è aperto con la celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo e concelebrata da don Giovanni Carta e fra Piergavino Piras. Nell’omelia, riflettendo brevemente sul tempo di avvento, monsignor Marcia ha esortato quanti operano per il settimanale a svolgere con fiducia questo compito, consci di non lavorare per sé ma per un bene superiore.
Nella successiva assemblea, don Mariani ha ribadito le tre linee guida su cui poggia il progetto giornalistico del settimanale. Seguendo il Progetto pastorale diocesano, L’Ortobene si è impegnato e continuerà a impegnarsi nel racconto della realtà, in maniera semplice e corretta, un compito tanto più importante in un momento in cui opinioni e realtà spesso si confondono e non c’è corrispondenza tra quanto scritto sui giornali e la realtà. Il secondo punto è la scelta dell’essere inclusivi, il giornale – ha detto Mariani – sia espressione di posizioni anche diverse: in una società ad alto tasso d’invidia, fattore che condiziona i giudizi, occorre essere inclusivi per costruire trame di solidarietà e collaborazione, dicendo no a posizioni ideologiche dal punto di vista politico e favorendo la coesione sociale e della comunità ecclesiale. Visti favorevolmente lo sforzo di produrre, per oltre il 90% dello spazio del giornale, le notizie in casa, ricorrendo in maniera limitata alle agenzie di stampa e quello di aver riscoperto le interviste. Terzo punto l’attenzione da riservare ai settori della società che ne sono privi. “La voce di chi non ha voce” è stato il motto del settimanale, e anche se pare che tutti grazie alle moderne tecnologie abbiano voce occorre sempre più favorire la rappresentazione di realtà che sono fuori dai circuiti dell’informazione. E ancora riscoprire e rafforzare l’identità, le radici, la fisionomia del nostro essere qui – ha affermato Mariani – senza cadere nel folcloristico. Tutto per amare di più la nostra realtà. «In un periodo di smarrimento la sfida merita di essere affrontata» – ha concluso.
Poi il ringraziamento alle delegate per il servizio e la collaborazione, specie in un momento di difficoltà come quello che si sta attraversando dal punto di vista economico e sociale.
Al delegato amministrativo Antonello Gallisai che ha ringraziato le delegate – vera colonna portante del giornale – è toccato presentare le novità in arrivo per il 2017. Il settimanale prosegue, nonostante le limitate risorse finanziarie, nel suo percorso di rinnovamento. Sarà presto on line il sito internet del giornale, strumento informativo che rimarcherà la presenza de L’Ortobene sul web – oggi limitata alle piattaforme sociali facebook e twitter – e attraverso il quale sarà anche possibile abbonarsi al giornale cartaceo. La novità più importante è pero rappresentata dalla edizione digitale del settimanale, che costituisce anche una nuova forma di abbonamento (15 € per un anno, solo online) e una nuova esperienza di lettura, pensata in particolare per i più giovani. A partire dal mese di gennaio sarà possibile sfogliare il giornale sul proprio computer, tablet o telefono, visualizzare le pagine o i singoli articoli, addirittura ascoltarli grazie a una nuova applicazione. Tutto per raggiungere una sempre più ampia platea di lettori e per non sottrarsi alle sfide che il mondo della comunicazione lancia quotidianamente a chi fa informazione. Con novant’anni di storia alle spalle, forte delle proprie radici, L’Ortobene guarda al futuro, per continuare a leggere la realtà con gli occhi della fede. (fra.co.)

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