Caro Don Giovanni Maria Chessa,
sono contento di porgerti i migliori auguri di buon compleanno!
Convinto di interpretare i sentimenti di tutta la nostra comunità cristiana e degli altri Sacerdoti che la compongono e la animano, ti ringraziamo per il servizio pastorale che quotidianamente svolgi coniugando la vita di sacerdote con gli altri numerosissimi impegni religiosi e laici. La presenza costante per i bisognosi, il tuo impegno come formatore nella scuola, la tua attività costante per il nostro movimento dei Cursillos de Cristiandad, hanno consentito di migliorare e arricchire le “strutture” che ti sono state affidate. Hai dimostrato premura nell’ascolto di tutte le nostre voci, dispensando sempre buoni e saggi consigli. Il tuo sacerdozio non è facile, ma il tuo sacrificio, la tua stanchezza ci sono di esempio. Ricordiamo sempre le tue parole: «Quando soffrite, quando siete stanchi, ammalati, offrite il vostro dolore al Signore, e fategliene dono di fede, come lui ha fatto per noi».
Il cristianesimo chiede al sacerdote un impegno duro e sovvraumano: egli non può rimanere seduto dinanzi ad un mondo che cerca disperatamente il senso della vita e della storia, e tu rimani ben poco seduto dietro la tua scrivania. Animare la Comunità, rinnovarla per renderla capace di accogliere i fedeli e farli sentire membra della grande famiglia cristiana, è compito gravoso ma rigenerante.
“Il prete saggio e santo non è colui che raccoglie molto ma che non si stanca di seminare molto”.
Auguri di felicità e serenità, perché sotto la benedizione di Dio, tu possa illuminare, con la tua guida, il nostro cammino spirituale.
Francesco Piredda