Il rettore del Seminario vescovile don Antonello Tuvone presenta la giornata del 14 dicembre.
“Le sfide esistono per essere superate”
Lo slogan della locandina che ricorda la Giornata del Seminario del 2014 è un chiaro richiamo al titolo del programma pastorale diocesano! Anche il Seminario vuole inserirsi nella logica della pastorale d’insieme e sentirsi parte di tutte quelle sfide che, come comunità diocesana, ci vedranno coinvolti nei prossimi anni.
Tra le tante sfide che la Chiesa oggi è chiamata a superare vogliamo vedere anche la pastorale vocazionale che ha bisogno di essere continuamente rilanciata e rinnovata. Parlare di sfida significa guardare a questa realtà come un qualcosa di mai completamente raggiunto ma che, nella continua evoluzione del mondo intorno a noi, ha bisogno di trovare nuove strade che siano il canale privilegiato con cui Dio può continuare a far sentire oggi la sua voce e le sue chiamate.
Nella dinamica di una pastorale vocazionale che coinvolga tutti, il Seminario Minore, pur essendo un’istituzione ormai plurisecolare, mantiene oggi la sua validità e attualità, offrendo ai ragazzi delle scuole medie e superiori la possibilità di discernere, tra i molteplici richiami che si presentano nella loro esperienza umana e cristiana, la voce di Dio che continua a chiamare e ad attrarre a Se cuori generosi e coraggiosi.
Negli ultimi anni, anche nella nostra Chiesa Sarda, diversi Seminari Minori hanno chiuso le loro porte sia a causa dell’assenza di ragazzi disposti a vivere l’esperienza del Seminario, sia perché si è ritenuto di voler privilegiare altri cammini di discernimento. La nostra Chiesa Diocesana ha continuato a credere in questa istituzione che ritiene ancora valida e capace di portare frutti. Ha continuato ad accogliere e a rispondere a questa sfida cercando di superarla continuamente per continuare ad essere in Diocesi un efficace segno della benevolenza e della fedeltà di Dio.
È una sfida che naturalmente non riguarda solo i 18 ragazzi presenti nel Seminario Minore e i 10 giovani che, in varie esperienze di formazione, si preparano al ministero sacerdotale, ma coinvolge tutta la comunità diocesana. Celebrare una Giornata del Seminario significa allora continuare a crederci. Tutti, sacerdoti, laici, religiosi, consacrati, devono sentirsi coinvolti nel superare questa fondamentale sfida. Sentire che il Seminario non è di qualcuno ma è davvero di tutti. Credere che la pastorale vocazionale non coinvolge solo chi direttamente si occupa delle vocazioni, ma deve essere preoccupazione di ciascun battezzato. Solo continuando a crederci potremo superare questa importante sfida. Crederci significa rimboccarsi le maniche, non stancarsi di pregare e di proporre ai nostri ragazzi la possibilità di cammini vocazionali, anche quando sembra che le nostre preghiere e le nostre proposte, nell’immediato, risultino inefficaci.
La sfida che le nostre comunità parrocchiali dovrebbero accogliere è di vedere almeno uno dei suoi figli parte di questo cammino di discernimento. Diverse parrocchie della nostra Chiesa diocesana hanno già questa grazia e devono continuare a pregare per la perseveranza di questi ragazzi, le altre dovrebbero intensificare la loro preghiera e il loro impegno per essere collaboratori e amplificatori delle chiamate di Dio. Potrebbe sembrare una sfida ardua, come impegnativa è la scalata verso la cima dell’Everest, ai piedi della quale, simbolicamente, sono raffigurati i ragazzi del nostro Seminario Minore, ma non impossibile. Avere il coraggio di puntare in alto, di raccogliere questa sfida, sarà il segno più eloquente che le Giornate del Seminario non sono solo una sosta di una domenica per raccogliere offerte per il Seminario, se pur preziose e fondamentali; sarà anche l’occasione per risvegliare in tutti l’impegno a lavorare insieme perché ogni comunità esprima dei ragazzi e dei giovani che dicano il loro sì al progetto che Dio ha per loro o che almeno, con serietà e responsabilità, accettino di porsi l’importante interrogativo sulla propria vocazione.
Le sfide esistono per essere superate?
Questa la nostra sfida: ogni parrocchia abbia un ragazzo in discernimento o in cammino verso il Sacerdozio!
Sì, amiamo puntare in alto!!!