L’amore «dà sempre vita. L’amore coniugale non si esaurisce all’interno della coppia, ma genera una famiglia» (Amoris Laetitia 165). Con queste parole inizia il V capitolo di Amoris Laetitia, a cui si riferisce il 6° video. Papa Francesco ci parla della fecondità e della generatività dell’amore coniugale, passando dal tema della vita coniugale a quello della vita genitoriale e della generazione e accoglienza della vita all’interno della famiglia. «La famiglia è l’ambito non solo della generazione, ma anche dell’accoglienza della vita che arriva come dono di Dio… che non finisce mai di stupirci» (AL 166). La relazione nella coppia è per sua natura generante e feconda, e la generazione di un figlio è il frutto dell’amore dei due. Un dono da accogliere, dice il Papa, perché figlio, in ogni caso e in qualunque circostanza: dono da accogliere e custodire con responsabilità perché bene prezioso, che rende l’amore dei genitori «strumento dell’amore di Dio Padre». Il figlio non è un oggetto del desiderio, ma un progetto di consegna alla vita: «un figlio lo si ama perché è figlio: non perché è bello, o perché è così o cosà; no, perché è figlio! Non perché la pensa come me, o incarna i miei desideri. Un figlio è un figlio» (AL 170).
Il video ci presenta l’esperienza familiare di Enrico e Francesca che raccontano la loro vita di famiglia passata prima per l’adozione e poi per l’accoglienza dei figli naturali. L’apertura al progetto di Dio ha portato questa famiglia a una scelta radicale, maturata nella riconoscenza per il grande dono ricevuto. L’esperienza di questa coppia ci indica la strada per capire che la fecondità non è unicamente legata alla generazione dei figli, ma è una dimensione di accoglienza della persona. Nella famiglia si genera e si accoglie la vita e ogni figlio è dono di Dio. L’amore dei genitori è segno e sacramento e dell’Amore di Dio. Nella quotidianità della vita familiare si impara l’Amore; genitori e figli, nel prendersi cura gli uni degli altri, nella condivisione, nella correzione fraterna, imparano l’Amore che Dio, Trinità e famiglia di Persone, ha per ciascuno di noi. Questo amore non si limita alla generazione, ma è esteso a realtà più ampie: l’adozione, l’affido, la cura dei genitori anziani e dei più fragili, l’impegno ecclesiale e sociale. L’adozione e l’affido sono il gesto d’amore attraverso il quale, ci dice Papa Francesco, i genitori diventano mediatori di Dio che tramite loro dice: «Anche se tua madre ti dimenticasse, io invece non ti dimenticherò mai».
Nell’esperienza adottiva e affidataria i genitori imparano presto che il figlio è altro da sé: è persona amata da Dio e destinataria di un progetto di salvezza del quale si sentono collaboratori.
Infine, Francesco sottolinea la dimensione sociale del Sacramento del Matrimonio, perché al suo interno si rendono concreti i rapporti tra giovani e anziani, tra fratelli e sorelle come una scuola di relazione con gli altri. La famiglia è chiamata a lasciare la sua impronta nella società dove è inserita, per sviluppare altre forme di fecondità che sono il prolungamento dell’amore che la sostiene (AL 181). Dio ha affidato alla famiglia il progetto di rendere “domestico” il mondo, affinché tutti giungano a sentire ogni essere umano come un fratello (AL 183).
La vita familiare è un bene da esportare nella società che ha bisogno di «una robusta iniezione di spirito familiare»; per questo Francesco incoraggia le famiglie ad uscire da sé stesse, diventando un «luogo di integrazione della persona con la società e un punto di unione tra pubblico e privato».
Il matrimonio è più ricco se la coppia non si richiude su sé stessa e mostra con la sua testimonianza la bellezza del Vangelo e dello stile di vita che ci propone.
Così i coniugi cristiani dipingono il grigio dello spazio pubblico riempiendolo con i colori della fraternità, della sensibilità sociale, della difesa delle persone fragili, della fede luminosa, della speranza attiva. La loro fecondità si allarga e si traduce in mille modi di rendere presente l’amore di Dio nella società (AL 183).
Giampiero e Giovanna Deiana