Ho portato martedì scorso, 9 novembre, alla Conferenza Episcopale Sarda, le preoccupazioni e le proposte espresse in un documento dai parroci della diocesi di Nuoro sui depositi cauzionali pretesi da Abbanoa. Preoccupazione condivise da me e dalla Chiesa Sarda, fondate soprattutto sulla volontà di ascoltare e rilanciare il grido delle famiglie, già provate da una crisi economica e sociale gravissima.
La Chiesa Sarda non lancia inviti ad una disobbedienza civile, ma in attesa di valutare la reale portata della volontà di Abbanoa di classificare come utenze di pubblica utilità le ONLUS e le Associazioni, è intenzionata a studiare tutte le azioni necessaria per tutelare anche le comunità religiose.
+ Mosè Marcia