Cristo è risorto, Cristo è vivo. Il messaggio della Pasqua è il filo conduttore dei pensieri che il Vescovo ha rivolto ai fedeli alla Veglia Pasquale e alla Messa della domenica di Pasqua: un messaggio che comporta però anche una serie di domande sulla Fede e sulla nostra vita.
Le prime sono rivolte ai battezzandi, la notte della Veglia: Cosa vuol dire che Gesù è risorto? ci crediamo? La nostra vita è sveglia o siamo anestetizzati? E quando tutto va male riusciamo a dire che Cristo è vivo? Essere morti con Cristo significa affogare il peccato e rinascere a una vita nuova e la Pasqua è davvero redenzione, “passaggio” dal male al bene che Dio ci fa.
A volte corriamo un rischio – ha proseguito il Vescovo richiamando alla liturgia della luce: anzichè accendere la luce dal cero Pasquale, cioè anzichè attingere al Cristo imponiamo la nostra luce, che a volte ha paura quasi di esistere mentre il Cristo risorto ha una sua forza e potenza: dobbiamo dipendere da Lui, non viceversa. Rischiamo ancora di non incontrare Dio e non ci accorgiamo che Gesù è vivo. Non sempre lo incontriamo negli altri. Chiediamoci: come trattiamo il nostro prossimo? come amiamo il nostro prossimo? come viviamo questi rapporti con le persone a noi più vicine?
Vivere il Battesimo è impostare la vita nel Cristo vivo, una persona reale, non un’idea.
La tomba vuota della domenica di Pasqua ci porta invece a interrogarci sulla nostra reazione, quale è il nostro moto spirituale, che senso ha per la nostra vita? Pensiamo come Maria di Magdala che un ladro abbia portato via Gesù, o come Pietro osserviamo, oppure come Giovanni vediamo e crediamo? Diciamo di credere – e le domande ancora incalzano – ma questo cosa comporta nella nostra vita? Se Cristo è vivo, ecco la risposta che il Vescovo ha suggerito, allora lo trovo nell’uomo: in quell’uomo che tante volte forse disprezzo, lo disprezzo in me quando non capisco niente della mia vita, lo disprezzo negli altri quando non ne rispetto l’umanità. Giovanni ha creduto nell’amore di Dio che è morto ma ha vinto il male, la morte, il peccato. Per me. Ci credo? Se non ho amore la tomba è solo assenza.
Augurarsi buona Pasqua sarà allora dirci vicendevolmente: Cristo è vivo, il Signore aumenti la nostra Fede.
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