+ Mosè Marcia
Vorrei in punta di piedi entrare in tutte le nostre case e portare la Pasqua del Signore Risorto, non i semplici auguri, ma il Cristo Vittorioso sulla morte. Diverse famiglie, ancora immerse nel dolore, piangono il loro congiunto tolto dai loro affetti per una fatale disgrazia o per mano avversa in modo cruento.
Vedo in loro il volto della giovane madre di Nazareth che piange il figlio, il suo unico figlio, innocente figlio, condannato con un giudizio iniquo, dileggiato in modo ignobile e vile, da chi era preposto all’ordine sociale dall’autorità, e assassinato nel modo più infamante, alla stregua dei peggiori malfattori: crocifisso!
In questa madre, quando tutto sembrava naufragare e lei ritrovarsi vittima di un inganno, vedo «una donna tutt’altro che passivamente remissiva o di una religiosità alienante», ma una «donna forte, soprattutto nella fede e nell’adesione totale al progetto di Dio, di essere la Madre terrena del Figlio di Dio». (Paolo VI nella Marialis Cultus n. 37)
Vedo famiglie, sconvolte dalla presenza della sofferenza che la malattia porta in uno dei suoi membri. Malattie non sempre incurabili, ma rese tali da una incolpevole ristrettezza economica, che fratellanza e solidarietà possono lenire.
Pasqua, passaggio dalla morte alla vita! Pasqua di risurrezione, Cristo ha vinto la morte e con la morte il male che l’ha prodotta. Questa Pasqua, questo annuncio vorrei che entrasse in tutte le famiglie, ma in particolare in quelle segnate dal dolore.
A voi, mamme addolorate e sofferenti, affido questo messaggio, come Cristo fece con Maria e la Maddalena: «Andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea e la mi vedranno!» ( Mt 28,10).
Una verità, che non dovrebbe mai essere taciuta, la voglio rivolgere oggi a tutte le nostre famiglie con le parole che papa Francesco ha rivolto ai giovani. Un annuncio che include tre grandi verità che tutti abbiamo bisogno di ascoltare sempre: Dio ti ama, ti salva e vive accanto a te!
Non dubitiamo mai, qualunque cosa ci accade nella vita: Lui ci ama! Il Suo è un amore «che non si impone e non schiaccia, un amore che non emargina e non mette a tacere e non tace. Non gli dà fastidio che tu gli esprima i tuoi dubbi, quello che lo preoccupa è che non gli parli».
Il suo è un amore che salva. È una salvezza che non dobbiamo né comprare, né acquisire con le nostre buone opere. Ce l’ha regalata con la sua croce, con la sua morte e con la sua resurrezione, con la sua Pasqua! Si! Cristo, il figlio di Dio, Dio lui stesso è risorto, ha vinto la morte, Egli vive! È presente nella nostra vita, in ogni momento, per riempirlo di luce e di senso! Con Lui non ci sarà mai né abbandono né solitudine!
È questo Cristo vivo, amante dell’uomo che vuole salvo a tutti i costi, che vorrei entrasse nelle nostre famiglie, portatore di pace e serenità. Rifiutando questo amore divino entra nella nostra vita la forza del male. Abbandoniamoci a questo amore e sarà Pasqua.
Di cuore auguro a tutti una Buona Santa Pasqua.
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