Due parole caratterizzano il cristiano: Amen e Alleluia. “Amen” è adesione alle verità rivelate, obbedienza alla volontà di Dio, e pone noi credenti nell’atteggiamento dell’entusiasmo e della fedeltà, anche nei momenti dell’incomprensione. “Alleluia” rende noi cristiani uomini della gioia, della lode, del trionfo. Il Cristo, infatti, con la sua risurrezione ha vinto la morte e il peccato rendendoci partecipi di questa Sua vittoria.
Il Vangelo si apre con “l’Amen”, il sì,di Maria e si chiude con “l’Alleluia” della Resurrezione.
Non ci sarebbe potuto essere l’Alleluia pasquale senza l’Amen di Maria all’angelo, o alla partenza in Egitto. Neppure senza il suo Amen lungo la via della croce, ai piedi della croce, e nel sepolcro.
Di cuore a tutti voglio augurare una Santa Pasqua; possa ciascuno di noi cantare l’Alleluia pasquale.
L’Alleluia del trionfo di Cristo si canti sui punti nevralgici della nostra società. Nelle famiglie tutte, e in modo particolare in quelle con problemi di relazione nella coppia, dove a soffrire poi sono gli innocenti piccoli. Alleluia si ricanti là, dove esisteva il lavoro. Vorrei sentire il canto dell’Alleluia, la dove l’uomo è oppresso dal dolore fisico e morale: dagli ospedali alle carceri! Come vorrei che in ogni angolo della diocesi si levasse il canto del trionfo di Cristo su tutti imali che affliggono i nostri animi.
Senza Amen non c’è Alleluia!
Invito tutti a offrire il proprio Amen personale alla volontà di Dio, perché tutti in questa Santa Pasqua, cantino l’Alleluia. Invito i sacerdoti e i consacrati, le famiglie, le associazioni e i movimenti, gli ammalati, i giovani in cerca di lavoro e i disoccupati e quanti sono sul punto di perdere il lavoro, a vivere il proprio Amen!
Un amen cantato nella solidarietà e condivisione, nel sostegno morale ed economico, si levi vivendo tutte le opere di misericordia. Il canto dell’Amen alla volontà di Dio, allontanerà da noi le invidie, le antipatie, le gelosie, ogni divisione, e costruirà invece una vera fratellanza.
Il Cristianesimo è la religione dell’Alleluia. Scrive S. Agostino: “Lodiamo il Signore con la nostra condotta e con la nostra parola; con i nostri sentimenti e i nostri discorsi, con il nostro linguaggio e la nostra vita. Dio non vuole alcun disaccordo in chi ripete: Alleluia!”.
Certi della vittoria del Cristo sulla morte, sul male, sul peccato, per la Sua Resurrezione, cantiamo il nostro Amen alla Sua volontà e il nostro Alleluia di gioia.
A tutti Buona Pasqua di Resurrezione. Alleluia.
+ Mosè Marcia
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(Immagine: Anthony van Dyck, La risurrezione, 1631-1632 circa olio su tela)