Futuro presente è lo slogan scelto dall’Azione cattolica per festeggiare i suoi primi 150 anni di storia. Questo importante traguardo sarà ricordato anche a livello diocesano il prossimo 13 maggio con un convegno che si terrà presso l’Auditorium della parrocchia San Giuseppe a Nuoro. La giornata si aprirà alle 9 con l’accoglienza, dopo la preghiera iniziale porteranno il loro indirizzo di saluto il sindaco di Nuoro Andrea Soddu e la delegata regionale di Ac Giovanna Fancello. L’introduzione dei lavori spetterà al presidente diocesano di Ac Giovanni Fois. A seguire le relazioni: Salvatore Murgia parlerà delle “Origini e sviluppo dell’Azione cattolica nuorese: dai primi statuti agli anni del fascismo”. A Giovanni Puggioni spetterà analizzare “Il Concilio e lo Statuto del 1969. Riflessioni e prassi dell’esperienza diocesa”. Michele Azzoni. Consigliere nazionale del settore giovani porterà il dibattito sul presente sviluppando il tema “L’Azione cattolica oggi: una proposta ancora valida e attuale?”.
Alle 12.30 la Celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo Mosè Marcia. Dopo il pranzo i lavori riprenderanno alle 15.30 con il saluto da parte dei bambini dell’Acr e con una rappresentazione della storia dell’Azione cattolica curata dal settore giovani. Alle 16.30 il taglio della torta per augurare buon compleanno all’associazione, a seguire la preghiera finale.
«L’Azione cattolica di oggi – ha detto in una recente intervista il presidente nazionale Matteo Truffelli – è certamente cambiata rispetto a quella anche solo di pochi anni fa e, al contempo, è la stessa di ieri e del 1867, quando è nata. È ancora, infatti, una grande associazione di laici, di ogni età e di ogni condizione, che in ogni angolo d’Italia desiderano farsi carico, insieme, della missione evangelizzatrice della Chiesa, in tutti i suoi aspetti, vivendo nel mondo come testimoni credibili del Vangelo. E proprio per questo rappresenta anche una grande risorsa civile per il nostro Paese. Un tessuto di relazioni solidali e inclusive, uno spazio di elaborazione culturale e di impegno per il bene comune». Per il futuro – ha affermato Truffelli – «vogliamo fare della nostra associazione uno strumento a disposizione della Chiesa italiana per concorrere a dare concreta attuazione, dentro il cammino di ogni Chiesa locale, a quella «conversione missionaria» cui Francesco non si stanca di invitarci».
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