Celebrato a Nuoro il Giubileo regionale dei catechisti alla presenza dei vescovi sardi
La grazia di ricevere per donare in nome di Dio
di Suor Antonella Cangiano
Domenica 2 ottobre, una bella giornata di sole e tanti, più di mille, i catechisti arrivati a Nuoro provenienti da tutte le diocesi della Sardegna per celebrare il loro Giubileo regionale. Accolti in grande stile in tre parrocchie, San Giuseppe, le Grazie e il Rosario, è stata loro offerta una colazione degna di una domenica di Giubileo. La giornata di spiritualità è iniziata disponendosi all’ascolto della Parola e all’interiorizzazione della Lectio che i Pastori hanno presentato spezzando la Parola; cibo buono ed essenziale per la missione del catechista. La riflessione ha trovato la sua espressione in un segno semplice e coinvolgente: scrivere su un foglietto una breve risonanza, una preghiera, un pensiero e metterlo in un cesto, presentato poi durante l’offertorio della celebrazione eucaristica. Alcuni giovani hanno ‘pescato’ dei foglietti a caso e anonimi e li hanno letti facendone risuonare i significati in tutta l’assemblea ripetendo un breve ritornello. Le tre parabole presentate hanno fatto da cornice alla giornata e all’esperienza giubilare, centrata particolarmente sulla grandezza della totale gratuità di un Dio che ama talmente gli uomini da accoglierli come sono e perdonarli, cioè metterli nella situazione di riamare a loro volta perché amati e perdonati per primi. Le parole semplici, calde e dirette dei Vescovi hanno confermato la ricchezza del ministero del catechista che riceve tanto per donare tanto “in nome di Dio”. Compito e responsabilità che solo Lui può sostenere. Il clima di silenzio e di preghiera che si è creato ha favorito l’interiorizzazione di quanto il Signore chiede e dona a ciascuno e ha suscitato una più forte e profonda risposta a questa “delicata” chiamata che continua a rivolgere di anno in anno. E si, perché non si è catechisti per sempre. Occorre impegno, studio, preghiera, perseveranza, amore ai piccoli… ai fratelli: doni che vanno invocati, coltivati e custoditi per essere catechisti-testimoni credibili.
Il momento conviviale del pranzo, ha rafforzato i legami di conoscenza e di fraternità e ha dato la possibilità di incontrarsi serenamente. Più tardi un altro momento importante è stato il “pellegrinare” dalle parrocchie verso la Cattedrale, seminando preghiera per le vie del centro città. Un gran numero di persone ha testimoniato la fede in Gesù, l’impegno a seguirlo pur nelle fragilità ma con la certezza che solo in Lui c’è la salvezza della nostra umanità. Con i Vescovi ci si è ancora una volta raccolti in preghiera nei giardini della piazza centrale di Nuoro raggiungendo persone, situazioni, luoghi, bisognosi di perdono, di guarigione e di salvezza. Il corteo si è poi avviato verso la Porta Santa della Cattedrale con la gioia e la consapevolezza di un “atto di fede” che immette nella grazia di un Dio desideroso di incontrare ciascuno, accoglierlo, perdonarlo e amarlo… così com’è. Il canto del coro “Gallisai” e del coro cittadino sono stati l’espressione dell’armonia che si è ricreata in ciascuno, passando la Porta, celebrando il sacramento della riconciliazione, partecipando all’Eucaristia fonte e culmine di questo incontro significativo, toccante e trasformante.
La celebrazione Eucaristica ha coronato questa giornata di grazia che ha positivamente lasciato in tutti il segno di un’esperienza interiore da custodire, per la semplicità, la fraternità, la sintonia, la condivisione, la fede e l’impegno. Si torna a casa ricchi della gioia che non svanisce con lo scomparire del giorno, ma che si moltiplica perché contagiata da una “sorgente” che non si esaurisce. Si torna a casa carichi del Dono che renderà testimoni più credibili per i fratelli. Un sentimento accomuna al termine della giornata: la gratitudine. Per i Pastori, per ogni catechista, per l’esperienza condivisa ma soprattutto per il nostro Dio che non finisce mai di stupirci.
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