In un mondo in via di rapida globalizzazione, la lotta alla tratta di esseri umani sarà efficace solo se comprenderemo i suoi legami con i diversi flussi migratori e il contesto politico e sociale internazionale in continua evoluzione in cui essi hanno luogo. Il fenomeno del traffico di migranti (smuggling of migrants) e della tratta di persone (trafficking of human beings) – un tempo ben distinti – si sovrappongono e si confondono l’uno con l’altro. Spesso un percorso iniziato come migrazione irregolare può infatti trasformarsi in sfruttamento e riduzione in schiavitù, una volta che la persona giunge nel paese di destinazione e la condizione di vulnerabilità la porta a cadere in circuiti di assoggettamento. Recentemente il fenomeno ha subito ulteriori cambiamenti. L’aumento esponenziale di persone che – in fuga da paesi in guerra o comunque rischiosi per l’incolumità personale – si affidano alle organizzazioni che favoriscono l’ingresso illegale sui nostri territori, ha indotto le organizzazioni criminali dedite alla tratta a confondere le proprie vittime tra i tanti migranti che approdano sulle nostre coste e chiedono il riconoscimento dello status di rifugiato. Per questo oggi è più che mai necessario mettere in atto tutte le misure che consentano una adeguata e precoce identificazione delle vittime, e quindi l’emersione di storie di questo tipo e favoriscano così una pronta assistenza e protezione a persone estremamente vulnerabili come sono le vittime di tratta.
La giornata si celebra ogni anno nel giorno in cui si ricorda la memoria Liturgica di Santa Bakhita, che conobbe nella sua vita le sofferenze della schiavitù, è promossa dal Comitato per la Giornata Mondiale di Preghiera e Riflessione contro la tratta, coordinato da Talitha Kum (UISG-USG), la Rete Internazionale della Vita Consacrata contro la tratta di persone. I partner del Comitato sono: la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica (CIVCSVA), il Dicastero per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale, la Sezione Migranti e Rifugiati, Caritas Internationalis, l’Unione Mondiale delle Organizzazioni Femminili Cattoliche (WUCWO), l’Anti-Trafficking Working Group (UISG/UISG), Jesuit Refugees Service.
Il Progetto Elen Joy delle Figlie della Carità insieme alla Caritas Diocesana di Nuoro propone:
l’8 febbraio verrà messo a disposizione delle scuole che ne faranno richiesta, del materiale video sul tema della tratta ad opera del Progetto Elen Joy, realizzato dalla Congregazione FdC e accreditato dal Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Pari Opportunità. Lo scopo è quello di fornire alle scuole del materiale attentamente selezionato che possa fungere come oggetto di riflessione e dibattito tra le insegnanti e i ragazzi.
La seconda iniziativa: “Accendi una luce contro la tratta” richiede il coinvolgimento di parrocchie, associazioni, privati cittadini che in questa giornata scelgono di accedere e di riporre sul davanzale della propria casa una luce come segno di lotta contro la tratta delle persone. La proposta nasce dal desiderio di aderire ad una iniziativa internazionale e da quello di rendere effettiva una maggiore consapevolezza del fenomeno e riflettere sulla situazione globale di violenza e ingiustizia che colpisce tante persone, che non hanno voce, non contano, non sono nessuno: sono semplicemente schiavi. Questa Giornata Mondiale di Preghiera e Riflessione contro la tratta, così vissuta, ci permette di accompagnare con la preghiera e il nostro impegno i lavori delle Nazioni Unite per il Global Migration Compact, uno strumento internazionale con il quale i Capi di Stato e dei Governi di tutti i paesi membri delle Nazioni Unite mettono al centro della loro agenda politica il tema di migranti e rifugiati, riconoscendo il bisogno di un approccio comune e coordinato della questione migratoria. La tratta di persone è uno dei temi centrali di questo dibattito. Accendi una luce contro la tratta! Accendiamo, pertanto fin da ora, nei nostri cuori e con le nostre vite, una luce di accoglienza, di speranza e di incontro. Accendiamo insieme una luce per la libertà, contro ogni forma di schiavitù.