Con profondo dolore mi rivolgo ai familiari di Luca Goddi. Condivido la loro sofferenza, e sono vicino a tutta la comunità di Orune che ancora una volta deve amaramente fare i conti con la profanazione della vita umana, del dono più grande che ci è stato dato. Invito tutti a non rassegnarsi dinanzi ai seminatori di odio e di morte. Le ragioni della vita sono immensamente più grandi dell0 scellerato gesto di chi vuole distruggerle.
Cari orunesi, il futuro vostro e dei vostri figli non può essere deciso da coloro che non vi amano, da quelli che credono di avere ragione con la violenza e la sopraffazione. Nel vostro cuore avete ben altre attese e molte più speranze di quelle che appartengono a chi non vi vuole bene. Il volto di questo paese non può essere delineato dalla brutta coscienza di chi fa il male.
Sento di poter condividere con voi sguardi nuovi, l’impegno per la pacificazione, l’amore per chi ama la vita. Questo sia il manifesto di una comunità ferita ma indomita, provata ma capace continuamente di ripartire.
Venga a voi la consolazione che in questi giorni avete invocato dalla Vergine Maria: Allegeride sa rughe/ A s’aflitta umanidade/ In dogni calamidade/ Nos dade sa passenzia.
Venga per voi, ora e sempre, la benedizione di Dio, amante della vita.