L’ultimo numero del settimanale prima della pausa estiva coincide con la conclusione, dopo sei anni, della direzione di Michele Tatti: il saluto del direttore uscente e il ringraziamento da parte del Vescovo sigillano un importante capitolo nella storia de L’Ortobene.
Tra i temi in primo piano la sanità a Nuoro con il caos prenotazioni al San Francesco e ancora i “danni collaterali” dello smart working in tempi di Covid con il caso esemplare della Tavola calda da Matteo che – come molti altri ristoratori – ha perso il 65% della clientela. In città spazio anche ai progetti per l’area dell’ex Artiglieria di viale Sardegna mentre sul fronte ecclesiale è tempo di cambio della guardia anche nella parrocchia di Nostra Signora delle Grazie affidata al nuovo parroco padre Pinuccio Demarcus dopo i 14 anni a Nuoro di padre Giuseppe Magliani.
Tante storie accompagnano i nostri lettori a partire da quella dell’associazione Mammai Sardinia che ha portato avanti un progetto per donare mille origami per la pace ai bambini di Hiroshima. Da Gavoi la storia della famiglia Degasperi partita dalle rive del Lago di Garda e arrivata su quelle del Gusana, da Siniscola l’omaggio dell’associazione Siniscola 90 e del Comitato San Giuseppe alla storia dell’omonima chiesa campestre. Un ricordo di Maddalena Bandinu tra Bitti, Triuggio e il Brasile con in mezzo una bella amicizia con il cardinale Dionigi Tettamanzi. Da Cala Gonone i saluti del dottor Gaetano Solano che lascia il borgo dopo 24 anni.
Ampia sezione culturale con diversi appuntamenti estivi. Rubriche e commenti completano il numero che terrà compagnia ai lettori sino alla prima settimana di settembre.
La prima pagina di questa settimana è impreziosita da un’opera di Adriano Pala, una raffigurazione pittorica della chiesa di Nostra Signora del Monte sulla’Ortobene, lì dove ci diamo idealmente appuntamento per la festa del Redentore a cui oggi affidiamo queste settimane di riposo e, per chi può, di vacanza.
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