Sacramenti, domande frequenti
(L'Eucarestia, mosaico, Basilica della Trasfigurazione, Monte Tabor. Foto: © f.c.)
Sacramenti, quello che c'è da sapere
Non tutti, in particolare che è lontano o non frequenta la chiesa, sanno che per ricevere i sacramenti è necessario attenersi ad alcune norme. Le proponiamo di seguito in forma di domanda e risposta sottolineando che quanto qui riportato non si riferisce a casi particolari per i quali è possibile rivolgersi direttamente al Vescovo diocesano.
– Chi può essere battezzato?
Può ricevere il battesimo l’adulto che ne faccia libera richiesta e segua un cammino di preparazione di circa tre anni, seguito nella propria parrocchia. Il bambino che abbia già compiuto i sette anni di età seguirà il percorso del catechismo per la preparazione alla prima comunione e riceverà il battesimo poco prima di ricevere per la prima volta l’Eucaristia.
Il bambino al di sotto dei sette anni di età viene battezzato su richiesta dei genitori o di chi ne abbia la patria potestà. In questo caso, l’unico requisito è dato dal assicurazione che il bambino venga educato nella fede cattolica.
– Dove si svolge la celebrazione del Battesimo?
Dal momento che il battesimo ha tra i suoi effetti quello di immettere il battezzato nella comunità ecclesiale, esso verrà conferito nella chiesa parrocchiale del luogo dove vivono i suoi genitori.
– A quali criteri bisogna attenersi per la scelta dei padrini?
I requisiti per fare da padrino sono tassativi, in quanto egli rappresenta la comunità cristiana che accompagna i genitori nella educazione cristiana del battezzato. Essi sono:
- sia designato dallo stesso battezzando o dai suoi genitori o da chi ne fa le veci e abbia l’attitudine e l’intenzione di esercitare questo incarico;
- abbia compiuto i sedici anni di età;
- sia cattolico, abbia già ricevuto la confermazione e il santissimo sacramento dell’Eucaristia, e conduca una vita conforme alla fede e al incarico che assume;
- non sia impedito da alcuna pena canonica legittimamente inflitta o dichiarata;
- non sia il padre o la madre del battezzando;
- sia un padrino, una madrina, oppure un padrino e una madrina.
Documento che attesta l’idoneità, prende il nome di Nulla Osta e viene rilasciato dal parroco della parrocchia nella quale la persona dimora stabilmente.
– Che cos’è la prima comunione?
La Prima Comunione è il momento nel quale il fedele battezzato partecipa per la prima volta in maniera piena alla celebrazione eucaristica, accostandosi così per la prima volta alla mensa dell’Eucaristia, mangiando il Corpo di Cristo ed eventualmente bevendo il suo Sangue.
– Quali sono le norme stabilite dalla Chiesa per ricevere il sacramento?
Alla Prima Comunione dei bambini si premetta sempre la confessione sacramentale e l’assoluzione.
La Prima Comunione deve essere sempre amministrata da un Sacerdote, e mai al di fuori della celebrazione della Messa.
A ricevere l’Eucaristia non accedano i bambini che non abbiano raggiunto l’età della ragione o che il parroco abbia giudicato non sufficientemente pronti.
– A quanti anni si riceve la Cresima?
La cresima si riceve dopo un cammino esperienziale di fede e non prima dei 13 anni.
– A quali criteri bisogna attenersi per la scelta dei padrini?
I requisiti sono gli stessi richiesti per il padrino del battesimo. Ad essi si aggiunge l’invito a che funga da padrino della cresima chi lo abbia già fatto per il battesimo, ma si tratta solo di un consiglio non tassativo.
– Come prepararsi alla celebrazione del matrimonio?
Innanzitutto è bene iniziare la preparazione al matrimonio quanto è chiara l’intenzione di sposarsi. Successivamente, a distanza di almeno un anno, presentarsi dal proprio parroco per iniziare un cammino di fede che prepari a celebrare e vivere il matrimonio da cristiani.
– In quale chiesa si celebrano le nozze?
Il matrimonio, come del resto tutti gli altri sacramenti, non costituisce un fatto privato; pertanto, il matrimonio viene celebrato nella chiesa parrocchiale del territorio ove l’uomo o la donna dimorano stabilmente, in quanto si presume che in essa vivano la propria fede espressa nell’appartenenza ecclesiale. La dimora di fatto non necessariamente coincide con la residenza civile, la quale ha una rilevanza assai limitata e certamente, considerata da sola, non individua la propria parrocchia.
– Chi può essere scelto come testimone? Quanti possono essere i testimoni?
I requisiti dei testimoni per le nozze, sono soltanto due: devono avere compiuto i 18 anni di età ed essere capaci di intendere e volere. Quanto al numero, essi devono essere almeno due. Possono essere anche di più, ma non superare i quattro. Ciò in quanto l’atto di matrimonio riporta la possibilità di indicare le generalità di sole quattro persone, oltre gli sposi.