Riceviamo e pubblichiamo.
Il Vescovo ha affrontato l’argomento nel corso del ritiro con i sacerdoti e i diaconi quest’oggi, giorno nel quale con una celebrazione eucaristica sono stati ricordati don Pietro Muggianu e don Giovanni Melis.
I Salesiani hanno dato inizio alla presenza in Nuoro circa 40 anni fa. La presenza fu richiesta inizialmente da alcuni Exallievi di Don Bosco ricchi dell’esperienza educativa maturata in Case Salesiane della Sardegna; in seguito questa sollecitazione sorta alliinterno della Famiglia Salesiana fu fatta propria dalla Chiesa locale nella persona del Vescovo.
C’è da fare memoria della generosità di molte laiche e laici, specie della Famiglia Salesiana, della sensibilità delle Istituzioni civili, che insieme ai massicci interventi della Congregazione Salesiana hanno consentito di costituire un ambiente educativo dotato anche dal punto di vista edilizio di una abbondanza di spazi utili per un proficuo servizio volto alla promozione integrale dei giovani.
La storia della presenza dei salesiani di Don Bosco in Nuoro ha accompagnato le vicende culturali e sociali della Città, e non ha mai mancato di guardare al futuro con passione e generosità, e non meno con sano realismo. Questa storia si è arricchita negli anni anche della presenza delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
In Europa la Congregazione Salesiana da molti anni è impegnata a riorganizzare le proprie presenze per rispondere in maniera aggiornata ma con sempre meno confratelli disponibili alle nuove sfide educative, alle mutate situazioni nel contesto giovanile, alle condizioni legislative. In Italia è mutata negli ultimi 20 anni la configurazione delle Provincie religiose (Ispettorie) che è passata da 12 a 6. Quattro Ispettorie, tra le quali la Visitatoria della Sardegna (cui la comunità di Nuoro apparteneva), sono confluite nel 2008 nella Circoscrizione Italia Centrale. L’attenzione per il disagio e l’emarginazione giovanile, la fatica per continuare l’impegno nella scuola e nella formazione professionale, la continuità di animazione e gestione di oratori centri giovanili in contesti di maggiore presenza di giovani, ma soprattutto la contrazione nel numero di nuove vocazioni, hanno richiesto già da anni di rinunciare ad alcune Parrocchie e Oratori riaffidandoli alle Diocesi, di chiudere la presenza di alcune comunità religiose, di ridurre l’impegno diretto dei Salesiani in alcune attività.
Il processo di discernimento già avviato da anni con fatica e sofferenza nella Circoscrizione dell’Italia Centrale ci porta adesso alla decisione di riconsegnare alla Diocesi l’affidamento della Parrocchia di San Domenico Savio in Nuoro.
Una decisione di questo genere non è senza fatica e sofferenza. Si è coscienti che la decisione da parte della Circoscrizione Salesiana Italia Centrale non è indolore per le tante persone che frequentano questo ambiente e anche per la Diocesi di Nuoro. D’altra parte la Circoscrizione Salesiana ha la convinzione che è necessario fare un passo indietro nella misura in cui si è coscienti che con le risorse umane disponibili non è possibile mantenere nel futuro, con dignità e fedeltà al carisma, una porzione di Chiesa affidata con fiducia dal Vescovo e dalla Diocesi. Ed è opportuno farlo quando invece c’è chi può raccoglierne l’eredità con competenza e fedeltà carismatica, soprattutto le Figlie di Maria Ausiliatrice che su richiesta del Vescovo Antonello Mura assumeranno la conduzione dell’oratorio collaborando con i gruppi della Famiglia Salesiana (Salesiani Cooperatori ed Ex Allievi) e i laici collaboratori.
Al Vescovo di Nuoro va la nostra gratitudine perché nella grande sofferenza con cui ha accolto la notizia, non ha mancato di continuare il dialogo con noi, anche per verificare la tempistica di questa riconsegna che non avverrà comunque prima di un anno. Intanto desideriamo fin da adesso ringraziare tutta la Diocesi per l’accoglienza manifestata negli anni e per la fraternità ecclesiale e presbiteriale espresse in molteplici occasioni e le Figlie di Maria Ausiliatrice per la loro disponibilità. Soprattutto vogliamo ringraziare il Signore per il lavoro dei confratelli – soprattutto quelli presenti attualmente – che in questi quasi 40 anni si sono alternati nel servizio della comunità.
Occorre adesso guardare avanti con fede e con speranza, non certo per alleviare il distacco e anche il disagio che si vive in questi momenti, ma perché innanzi tutto con la preghiera e la testimonianza si possa continuare ad essere collaboratori di Dio e lavorare al servizio del Suo Regno nel segno di don Bosco, nella città di Nuoro. Il bene seminato e i frutti finora sperimentati e raccolti certamente avranno un futuro.
Circoscrizione Salesiana Italia Centrale
Ufficio Comunicazione