Due anni dopo la beatificazione di padre Francesco Zirano, la diocesi di Sassari e la Chiesa sarda sono nuovamente in festa: sabato 17 settembre Elisabetta Sanna sarà proclamata Beata, il rito si terrà nella Basilica di Saccargia a Codrongianus, in provincia di Sassari, paese natale della donna. Qui nacque il 23 aprile 1788, nel 1807 si sposò con Antonio Maria Porcu da cui ebbe sette figli. Nel 1825 da vedova fece voto di castità, era la madre spirituale delle ragazze delle donne della sua terra. Nel 1831, imbarcatasi per un pellegrinaggio in Terra Santa, giunse a Roma e non poté tornare al suo paese per gravi disturbi fisici. Si dedicò totalmente alla preghiera e al servizio dei malati e dei poveri. Fu Terziaria professa dell’Ordine di San Francesco e tra le prime iscritte all’Unione dell’apostolato cattolico di San Vincenzo Pallotti, suo direttore spirituale. La sua abitazione divenne un santuario di fede viva e ardente carità. Morì a Roma il 17 febbraio 1857 e fu sepolta nella chiesa del Santissimo Salvatore in Onda.
La cerimonia di beatificazione, preceduta da un triduo di preparazione che ha interessato la parrocchia della Conversione di San Paolo Apostolo a Codrongianus e l’Arcidiocesi di Sassari tutta, si terrà nell’area antistante la Basilica di Saccargia. Chiamato a presiederla il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle cause dei Santi, rappresentante del Papa. La Messa sarà concelebrata dall’arcivescovo di Sassari Paolo Atzei e dagli altri vescovi sardi insieme al superiore della Società dell’Apostolato Cattolcio Jacob Nampudakam e i sacerdoti pallottini oltre ai sacerdoti della diocesi.