«La morte è comune eredità di tutti gli uomini» diciamo nella liturgia, e oggi lo ripetiamo con fede nel Signore Risorto comunicando con tanta tristezza e immenso dolore la scomparsa del nostro sacerdote Don Pietro Muggianu. Nel tempo dell’epidemia, nei giorni imprevisti e imprevedibili che stiamo vivendo, Don Pietro – come tanti altri in questi tempi dolenti – ha fatto esperienza di un funesto contagio, divenuto irreversibile anche a causa di altre patologie e che oggi l’ha portato alla morte. Non l’abbiamo potuto incontrare negli ultimi giorni, non è stato possibile salutarlo nell’ora dell’ultimo passaggio e non potremo celebrare pubblicamente le esequie, e tutto questo si rivela un’altra prova per la nostra Chiesa diocesana, che continua a pregare anche per un altro sacerdote, ricoverato in terapia intensiva.
Ora mi sento e tutti ci sentiamo chiamati a chiedere luce e forza a Dio, perché solo lui può illuminare i nostri volti e la nostra vita, nella certezza – come continua a dirci la liturgia – che «per un dono misterioso del tuo amore Cristo con la sua vittoria ci redime dalla morte e ci richiama con sé a vita nuova».
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